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» .

S^srf-f^-.fS./.

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NOTIZIA

•••;. ••'• DEL

NUOVO TEATRO .

d eh li

ARCADI

Aperto in.RoMA l'Anno Moccxxvr.

.

IN ROMA; Per Antonio de1 Rolli, nella Strada del Seminario Romano , mdccxxvii.

■" ■«■•■

. CON .L1CEJNZA DB' SVPZRIQRl*

4

All' Il luflri filmo ) ed Eccellenti (fimo Signore IL S 1GK0K

DON ANDREA

DE MELLO DE CASTRO

Conte das Galveas , Ambafciatore Ordinaria

della S. R. Maeftà di Don Giovanni V,

di Portogallo alla Santa Sede .

SE d'«rdine della generale Adunan- za *venijfe pubblicata la preferita Operetta non <v ha dubbto , che ella col glo- riofo Nome del Monarca di Portogallo dovrebbe ufcire alla luce. Ma ejfendo ella parto y e penfiero d'un femplice Paftort^

A 2 [offri*

4

[offrirete Voi Eccellentissimo Signore, che e fa al pubblico del Voflro JN omt*> adornata . Ella per riguardo di chi leu produffe non farebbe degna ne pur di tan- to , ed io ben prudentemente mi farei afte* nuto da un fimile ardire , dall'altra* parte non aveffi faputo> quanto fa gran- de la Voftra Benignità 3 quanto abbiate cooperato a i vantaggi dell' Adunanza , e quanto d'amore per ogni fuo ancorché picr colo intereffe in ogni tempo , e in ogni oc- cafone nudriate. Gradite Voi Eccellen- tissimo Signore l'offerta di quefto piccolo dono unita a quella della mia più offe- quiofa fervi tu , nel che fare oferò di ri- petere le parole già dette da £ (chino nell' atto , che imitando gli altri fuoi Condi- fc epoli offerfe a Socrate la fua medefima^ BnefejSb! Per fona , come narra Seneca , Nihil , Ca J dif ucap.s. y^dignum te quod dare tibi pofllm inverno: & hoc uno.modo panperem me effe fentio.* Itaque dono cibi quod unum habeo , me ipfum . Hoc munus rogo qualecumquc eft, boni confulas, cogitefque alios,cum multum tibi darent, plus fibi reliquifTe. Spero , che per la vojira gentilez>&a , non

già

5

già per li miei meriti incontrerò quella^ forte, che incontro E [chino col fuo inar* rivabil Maefiro , e facendole profondi^ mo inchino re fio .

* Di Vostra Eccellenza.

Umiliffimo Divotiflìmo Obligatiflimo Servitore

Vittorio Qiovardi .

Noi

/

6

NOi infrafcrittl fpe*ialmente Deputati , avendo ri- veduto a tenore delle Leggi d'Arcadia un'Ope- ra del Signor Abate Vettorio Giovardi detto tra gli Arcadi ZetindoElaita uno de1 XII. Colleghi, intito- lata Notizia del nuovo Teatro degli Arcadi &c. giudi- chiamo, che l'Autore pofla nell'impreffione di effa va- lerli del nome Paftorale , e dell'Infegnà del noftro Co- mune.

Burindo Olimpiaco P. A. Deputato . Sihillo Coritenfe P. A. Deputato . Aromindo Euritidio P. A. Deputato .

Attefa la fuddetta relazione, in vigore della fa- coltà communicata alla noftra Adunanza dal Reverendiffimo P. Maeftro del Sacro Palaz- zo Apoftolico, fi concede licenza alfuddetto Zetindo di valerfi neirimpreffione della men- tovata Opera del Nome, e dell'Infegnà fud- detti . Dato in Collegio d'Arcadia &c. Al vi . di Gamelione dante, l'Anno II. dell'Olimp. DCXX VI. ab A. I. Olimp. X. Anno I.

Alfefibeo Cario Cuftode Gen. d'Arcadia. Luogo *J* del Sigillo Cuft.

Eulijlo Macariano Sottocuft.

IM~

IMPRIMATUR, Si videbitur Reverendifs. P. Mag. Sacri Palat. Apoft.

N. fiaccarla! Ep, Ttojatt. Vicejg.

IMPRIMATV^ Fr. Gregorius Seiieri Ord.Prad* S. Pai. Apoft. Mag.

RO

/

9

NOTIZIA

DEL NUOVO TEATRO DEGLI ARCADI

Aperto in Roma Vanno MDCCXXfl.

ROma, che nell'ampio circuito dell' antiche fue mura diftendendofì fo- lo dalla parte Orientale del Teve- re , non altro , che i fette fuoi ce- lebratiffimi Colli racchiufe -> nel fuo riforgi men- to eflendofi ampliato il di lei giro dalla parte eziandio Occidentale dello fteflb Fiume, due altri Colli comprende, cioè il Vaticano, e il Gianicolo, pure medefimo Colle non_. voglian dirfi , effendo l'uno coll'altro fenza_, alcuna diftinzione congiunti, ed or l'uno per l'altro chiamava!!, come notò nella fuaZJow* il Nardini , e Gafparo Alveri. La parte più eminente di quefto Monte è quella , che col nome di Monte Aureo , o di Colle Gianico- lo vien diftinta , e che la quartadecima Re- gione della Città anticamente fofle , lo narra P. Vittore. Illuftre è il detto Luogo non tan- to per le fagre , quanto per le profane , così nuove, come antiche memorie, ed è riguar- devole per la delizia del fito, per la fontuofità delle Fabriche , e per la veduta di Roma_,, che da quello Colle più che da ogni altro fi

B of-

IO

offre quafi intieramente all'occhio de i riguar- JetfJìZ danti > come Siringo (b) noftro Arcade adat- ti», i.pag. tatamente cantò dicendo.

S tilt erto Colie , che il frondofo Tergo Rivolge al Sol che in Occidente inchina , v E tutta fcorge la Città Latina (j*c.

E come parlando degli Orti di Giulio fuo Congiunto in quefto Colle ficuati diffo (0 Eph anticamente Marciale. (c) f/^/r. " tìinc feptem Dominos videre monte s , Et totam licet aftimare l{omam . . Tralafciando noi tutti gli illuftri fatti , che in diverfi tempi accaddero in quefto luo- go, ci rinftringeremo a dire , che non è fr&_« l'ultime delle fue glorie l'effer nata l'anno 1690. in quefto Colle la Ragunanza degli Arcadi . Umili furono i fuoi principi , ma crebbe così prefto e di numero , e di qualità di Paftori, che divenne uno dei principali ornamenti di Roma anzi d'Italia , ed eftendo oramai inv menfo il concorfo degli Uditori , fu duopo ab- bandonare languito fito, ove a principio fo- levanfi ragunare, e in altre Ville d'uno in un' altro Colle fecondo i varj accidenti , e le va- rie fortune, ora fui Celio, ora full'Efquilino, ora fu! Palatino , ora full'Aventino , ora aile Radici del Pincio, ora alle Radici del mede- fimo Gianicolo convenne a imedefimi per qua- fi nove Olimpiadi andar lungamente vagan- do.

1 1

do . Ma egli era prefitto , che ove la Ragir- nanza degli Arcadi aveva avuto il fuo princi- pio, aveffe il fuo (tabilimento . La munificen- za di D, Giovanni V. gloriofiffimo Re di Por- togallo ne diede e l'occafione, ed il modo . Era egli (tato acclamato in Arcadia, e furro- gato nella pofleffione delle Ideali Bofcherec- ce Campagne alla f. m. del gran Pontefice Cle- mente XI. 5 ed egli modo dalla grandezza del fuo animo fece alla medefima un tal donati- vo, che potè fervire agli Arcadi per provve- devi di proprio , e flabil luogo , e fabricarvi in eflb il Teatro per li loro letterarj Congref- fi . Fu fcelto per tanto il detto Colle Giani- colo, ed in effo quel fito, che quafi alle Fal- de del Monte colla Fronte all'Oriente figno- reggia non poca parte di Roma , e gran par- te della vicina Campagna , e non pochi de i non lontaniflimi Monti. Fu commefla la cu- ra della Fabbrica ad Elbafco Arcade già da gran tempo , e tra gli Architetti moderni a_» niuno certo inferiore , Uomo di pronto fpiri- to , d'Idee pellegrine , e qual conveniafi ad una unione di ingegni per la maggior parto Poetici, e tutti letterarj. Corrifpofeali'efpet- tazione il difegno della nuova Fabbrica, pre- fentato a i Deputati della medefima non me- no, che al Collegio, ed alla Congregazione generale degli Arcadi. Nel Mefe di Ottobre

B 2. ian-

12

Tanno 1725. fu dato principio alla medefima Fabbrica , ed il giorno quinto del detto me- 5 che era l'ÀniverfariodeiT Inftituzione d' Arcadia , fu deftinato per il getto della pri- ma Pietra nei fondamenti del nuovo Teatro, la qual funzione convenne poi trafportarfi a' 9. dello fteffo mefe a riguardo della (tra vagan- te intemperie della Cagione. Era detta prima Pietra di Marmo della qualità , forma , o grandezza, che daireruditiffimo noitro Gene- ral Cuftode Alfefibeo in tal congiuntura fu de- ferita, come altresì furono deferitte le meda- glie , che dentro a detta Pietra furono a per- petua memoria collocate, e fopra di effa_, Pietra fi vedevano intagliate le parole - Deo Nato -- alludendoli con effe al Natale del Re- dentore Fefta Tutelare d'Arcadia, ed a cui non pur la detta Pietra , ma l'ifteffo Teatro , ed il luogo tutto vien dedicato . Indicibile fu il giubilo, che dagli Arcadi tutti in buon nu- mero prefenti fu provato nel getto detta det- ta prima pietra fatto di fua mano dal Cufto- de , ed imitato da tutti gli altri col getto d* altre pietre ne' Fondamenti in mezzo allefau- fte acclamazioni , ed alla recita di non pochi Componimenti, che in tale occafione perim- pulfo d'allegrezza furono così in piedi , e alla rinfufa con nuovo coftume recitati . Ma per- che il racconto di quella funzione fin d'allo- ra

I?

ra fu dato alle (lampe ; però batterà d'averlo accennato > qui altro ripeteremo , che il brevità trio Inno 5 che detto fu da Mireo ia^ anellazione , che la fopraccennata Pietra^ e il Teatro fi dedicava in quel giorno alSan- tillimo Natale del nollro Redentore .

D E O NATO

Hymnus .

OPuer nafcens humììì fub Antro , O Puer fummo Genìtus Tonante ^ Quique Paflorum genus innocentum Paftor amafti , Si tua femper fuimus fub umbra , Si ubi latìs e animus quotannis Vocibus , magni [aera cum recununt Gaudia Partus: O favens adfìs , facilifque Sylvam^ Qua tìbi crefeìt Puer hanc tuere : Arcadum fuppfex tìbi dum dkamus Turba Tbeatrum^

Ed alcuni Componimenti più confacevoli alT idea, che nello fcrivere quello racconto ci fia- mo propofti infieme con un'altro non iftam- pato y il quale farà il primo } Ed è di Fila- cida > che fattofi a coniìderare l'origine r l'in-

gran-

14 .

grandimento , e le glorie dell'antica vera 5 co- inè della moderna Ideale Arcadia conchiude effer fatale la fua grandezza , mentre doppo tanti fecoli , illuitre in tanti luoghi, rinovata_i in tante maniere , celebrata da tanti Autori y più che mai bella , e gloriofa riforge .

SONETTO.

SE per forme degli anni indietro io riedo Confederando tajpre tue vicende , Arcadia mia, la mente non comprende Come or tu viva9 e agl'occhi miei non crtdo.

Al V alatino , e a T(oma antica io chiedo y Che fu le tue memorie fi dìftendey Dove è r Arcadia} e Ifyma altro non rende Se non quello , che imagìno^ e che vedo .

Voi mi volgo alSebetO) al Mincio , e all'onde Del Tebro > che ti ornar le finte chiome Di foglie umili) e alcun non mi ri/ponde.

Tur al fin viva or forgi , e non/o comey Ma certo fo) che la virtude afconde Qualche fua gloria nel fatai tuo nome .

Il fecondo , è di Lindreno > che i lietif- fimi augurj della futura felicità dell'adunanza involve nella grandezza del Perfonaggio , che gli pronunzia , e fenza investigar più oltre le parole , dalla franchezza , con cui ella fui Gia- ni-

>5

nicolo fi ftabilifce ripromette la di lei ficura^

grandezza .

SONETTO.

Accadi io veggio nel vicino Bofco Tremar la fronda ad ogni Tronco intorno , Et aere y che 7 circonda , opaco , e fofio /iprirfi in chiaro , e lumino fo giorno .

Se il defiderio non mi rende lofio ,

lo veggo il 'ÌSLume , che vi fa foggiorno y Veggo/o , e al vivo fuoco il ricono/co y OndEi fen va terribilmente adorno .

Ecco , che me^a fuor della frondofa Cima de verdi Lauri appar la fronte Ter la [over chi a luce tenebrofa $

Ecco parla : ma chi può fargli a fronte ? Ciò , ctiEi dice , non fo j fo , che faftofa Ferma Arcadia fOvil fu quefto Monte.

Il terzo è di Mireo , il quale confideran- do le vicende dei Moderni Arcadi, e defcrit- ti in genere i Luoghi , ove fono andati ra- minghi 7 addita il ritorno , e lo ftabilimen- to 5 che fui Gianicolo han fatto , e poetica- mente defcrive il nuovo Bofco Parrafio ad Appollo Nume de' Poeti, e a Pan Nume de' Paftori confegrato , e fi rivolca a Giano, come Arbitro dell'età pallata, e della futura,

e prò-

i6

e prorompe in lieto augurio , che l'Arcadia^ fui di lui Colle non farà foggetta agli oltrag- gi del tempo.

SONETTO.

L'Arcade Schiera^ che tanti anni) e tanti Andò vagando in quella parte ^ e in quefia , Empiendo ognor dt armonio fi Canti Or la Valle , ora il Monte , or la Forefta ,

Sull'Aureo Colle , ove gran tempo avanti Vreffo al Tetro rinacque , alfin s'arrefta : E qui riprefi i bojcherecci ammanti J tabil ricovro a fuoi Va fiori apprefta.

Ecco la Selva a Febo , e a Van gradita } Ecco i Lauri , ecco i Mirti 3 ed ecco il Fonte , Che i Voetici ingegni a bere invita .

O dell'Età Signor gran Dio Bifronte > Avrà Jul tuo bel Colle , ? »<m»<? , e vita JJ Arcade Schiera d'ogni et ade a fronte.

Si profeguì in tanto la Fabbrica, e ben- ché non del tutto ridotta al fuo termine , pu- re per non più ritardare quegli atteftati di giu- bilo, e di gratitudine, che la Ragunanza do- veva al fuo Regio Benefattore fu deftinato, che a i nove dello fcorfo mele di Settembre fi apriffe il nuovo Teatro, e fi defle principio alle Funzioni Accademiche, conforme fu fatto, ce- le-

l7

lebrandovifi i Giuochi Olimpici diretti alle Iodi

deirinvittiflimoÀRETE, ficcome puofTì vedere nella edizione già publicata dei medefimi . Non potè intanto il predetto Filacida trattenerfi dall' applaudire col feguente Sonetto alla vaga brut- tura dell'Opera , celebrando il di lei lodevo- liifimo Autore.

SONETTO.

CHe Mole è quefla? E d'onde fu Te/empio Di così altera , e nobil Treggia prejò?

Non già 5 non già da quel 5 che il furor empio

LoJ ciò degli anni in fui Tarpeo dijiefo. Certo Tu Jei delia virtude al Tempio

Ter trarre a noi l'immagin grande aj cefo ;

L'Opra mei dice 5 in cui mifa^io 5 ed empio

Lo /guardo ) e il Cor da maraviglia acce/o j Gran C'anevari^ o pur da T^egia mente

L'Idea dell'edificio in Te trasfufa

ISLegli amp) doni ti fi feoprefente? Uom /aggio alfin di faggio don ben'ufa .

Poveri noi , che all'alto T{e polente

Toco render potrà la noftra Mufa !

Sarebbe qui luogo di defcrivere a parte a, parte 5 quale al prefente fi trova , e il delizio- fo Bofco Parrafio , e il magnifico Teatro del- le Adunanze degli Arcadi . Ma perche come

C di

i8

di fopra fi é detto, l'uno» che l'altro non fono per anco ridotti al fuo termine , io ho flimato di far cofa grata non tanto a miei gen- tiliflimi Compaftori , quanto a chiunque leg- ga queito racconto col procurare dal cortefif- mo Elbafco il difegno del fuddetto Bofco , e Teatro, efeguito per mano del valorofo Lindre- no; e fattolo diligentemente incidere in Ra- me fottoporlo alla vi(ta comune , e andarne defcrivendo quanto per me fi può le fue par* ticolarità.

Si vede a principio un Maeftofo Porto- ne, a cui fi afcende per una gradinata ottan- golare di rilevati, e ben difpotti Cordoni . So- pra i Pilaftri del quale rendono un vago ador- namento , quattro Statue, due attenenti allo flato degli Arcadi, e due a quello de' Lettera- ti, mirandoli da una parte Pan,, e Siringa, dall'altra Pallade, e Mercurio, ed accanto al detto Portone occupano da ambi i lati tutta_j la larghezza della facciata,, due vaghi Edifizj, che al di dentro devono avere i loro ingreffi , ed apprettare un commodo ricetto alla gente adunata in cafo di pioggia. Appena entrati, adeftra,e a finiltra fi fcorgonoi nafcenti Lau- ri, Alberi neceffarj a formare il celebre, e già ideale Bofco Parrafio; accanto a quefti fi par- tono due valle gradinate diftinte parimente a cordoni , ed ornate invece di fponda d'unzu»

va-

.x9

vaga fpallìeradel medefimofempre verdeggian- te lauro. Nella centina che fanno le dette gra- dinate fi apre un vado ripiano, dove due fon- ti, che fcatunfcono dalle Urne der Tevere, e dell'Arno, (imboli della Latina, e Tofcana Poefia, che fi profetano iti Arcadia, vanno a confondere le loro acque . Sopra di effe nel prof petto, che riguarda il Portone fi alza una magnifica Lapida Marmo bianco Carrarefe di bafi, Pilallri, Cornice, e Mafchera vaga- mente adorna, e tutta centinata , fovra la_, quale pofa il Giovine Apollo, che fcolpito ancor elio in bianco marmo foftiene con una mano una Corona di Alloro , e coll'altra in- dica Tlfcrizzione , che a perpetua memoria... contefla ivi nella fottopofta già defcritta La- pida la Munificenza del Benefattore, e la_* gratitudine dei Beneficati nella feguence ma- niera.

C 2 Giun-

^afcanz Sculp

Giunti al fecondo ripiano, dove più, che altrove fi coftituifce il detto Bjfco Parrafio, voltando la fronte verfo il Portone fi comin- cia a godere della veduta di Roma , e infen- fibilmente falendofi fi rimirano a delira , e a finiirra ripartiti in quattro quadrati i folti Lau- ri , che dividendoli , formano di qua , e di due brevi, ma fpaziofi viali , al fine dei quali con vaga , e propria fimmetrla vengono col- locate le Lapidi di Memoria de' noltri defun- ti Pallori, che in numero fin'ora di quaranta- due fono fiate dalla noftra Adunanza inalza- te, e fono le feguenti,

C. V. c. ALCESTO.CYLLENEO.P.A. DF. PHI- LOSOPHO. AGERUS. NONACR1DES. P.A.V.CUST.COLONIAE SEBET1AE. CLARISS. VRO. F.GOLYMP.DCXXI. AN. II. AB. A I. OLYMP. V. AN. I.

C. V. G

« ALCIDAMO. ARIDIO.

T. A. ACGLAM.

THEOLOGC). DOCTR1NA. ET.

PIETATE. INSIGNI.

OLYNTHUS. ARSENIUS. P. A

CLARISS. VIRO. P. OLYMP. DCXXIIL

AN.LAB.A.I.OLYMP.VIAN.III.GL.A.

G V.G

11

G V. G

0 ALNANO. MELLEO. ARCADI.

ACCL.

PASTORUM MAXIMO

COETUS. ARCADUM. P.

OL.DCXXV.AN.I. AB.Al.OL. Vili.

AN. II I.

CUM. LUDI. AGERENTUR.

G V. G

© ALTERIO ECETO P. A.

MATHEMATICA ET. POETAE

OTTENUS PARRASIANUS P. A.

XII. VR. COLL. ARG SOC. LD. P.

OL. DCXXV. AN. III. AB. A. I. OL.

IX.AN.II.

G V. G

W &t* fi, ANICIO. TRAUSTIO. P. A. DF. (*) ÌSi'T tt PHILOSOPHO. ET. POETAE. AL- -"*•. *'*" PHESIBOEUS. CARYUS. ARCAD. Tma/>r CUST. AMICO. CARISS. POS. OLYMP. DCX1X. AN. I. AB. A.I. OLYMP. II. AN. III. CUM. LUDI. AGERENTUR.

GV.C

2*

C. V. e.

«ARASTI.CERAUNlO.P. A.POETAE.

COLONIA. RUBICONI A

DEDUCTORI

ET. VICECUSTODI. BM.POS.

OLYMP. DCXXXIII. AN.LAB. A. I.

OLYMP.

VI. AN.III.CUM.LUDI.AGERENTUR,

C. V. G © ARETALGO. ARGIREO. ARC-

ACCL.

PASTORUM MAXIMO

COETUS. ARCADUM. P.

OLYMP. DCXXV. ANNO. III.

AB. A. I. OLYMP. IX. AN. II.

C. V. G

ARETIO. G ATEATICO. P. A DF. POE-

TAE. MYRTAEUS. TENEATES. P. A.

XTÌ. VR. COLL ARC. SOG B. M. F. C.

OLYMP. DCXXI. AN. II. AB. A.

I. OLYMP. V. AN. I.

G V. G

ÀRGEO. CHORAGONASIO

PASTORI

ARCADI DF. PHILOGO. EMIUS

CHORAGONASIUS PASTOR

AR-

24

ARCAS

PRAECEPTORI. ET. DECESSÓRI.

B.M.P. OLYM PI AD.DCXXI.A N.III. AB.

A. I. OLYMP. V. AN. II.

C. V. C

9 BIBLIOPH1LO ATTAEO P. A.

MULTIPLICI DOCTRINA ERUDITO

AROMINDUS EURITIDIUS P. A.

SOCIO L D. P. OLYMP.DCXXV. AN.IIL

AB A. I. OLYMP. IX. AN. IL

C. V. C.

CANDIDOPETROSACrOP.A.ACCL.

JURISPR UDENTI A. ET. PIETATE.

CLARO.

EDR ASTUS. CAPHIUS. P. A. ACCL.

SOC. LD. F. C. OLYMP. DCXXIII AN. I.

AB. A. I. OLYMP. VI. AN. IV.

C. V. c. eCORYLEO NASSIO. P. A. ORATORI

CLOANTUS. EPiTIUS. P. A. xTi. VR.

COLL.ARCADUM.SOC.B.M.P.OLYMP.

DGXXII. AN. I. AB. A. I. OLYMP. V.

AN. III. C. L. A.

CV.C.

*5 C. V. e.

® DIOTIMO. OEJO. P. A. OMN1GENAE.

ERUD1TIONIS CONSULTO

ELBASCUS. AGROTERICUS. P. A.

SOCIO. OP. M. F. C. OLYMP.

DCXXV. AN. IV. A, I. OL. IX. AN. IL

C, V. &

e EGERIO. DASEO. P. A. JURISCON-

SULTO. LEONTES. PRINEUS. P. A.

V CUST. COL. AUGUSTAE CLARISS.

VRO. P. OLYMP. DCXXII. AN. I. AB. A. I.

OLYMP. V. AN. 111. C. L. A.

C. V. e.

e ELC1NO. CHAL1DIO. PASTORI. AR- CADI DF. JURISCONSULTO. THYR- S1S. LEUCASIUS. PASTOR. ARCAS. CLARISS. VRO. ET SOC. LD. P. OLYMP. DCXXI. AN. IV. AB. A. I. OLYMP. V. AN. IL

C. V. C.

EUCRATI. AGORETICO. P. A. ACCL. DF. THEOLOGO. OMNIGENAE. ERUDI-

TIONIS. CONSULTO. ORILTUS. BE-

RENTEATICUS. P. A. VCUST. COLONI

AE. VERONEN. CL. VRO. P. OLYMP.

DCXXI. AN. IL AB. A. I. OLYMP. V. AN. I.

D C.V.C.

26

C. V. C.

EUGANIO. LYBADI. P. A. DF. ORATORI.

ET. POETAE. URANIUS. TEGEAEUS.

ET. SIRALGUS. NYMPHASIUS. PP. A.

A. xIT. VR. COLL. ARGAD. AMICO.

CARISS. POSS. OLYMP. DCXXI. AN.

I. AB. A. I. OLYMP. IV. AN. III. C. L. A.

C. V. c.

EUPHISIO. CLITOREO. P. A. DF. Ptft-

LOSOPHO. COLONIA. PH1SIOCRI-

TICA. ARCAD. DEDUCTORI , ET VI-

CECUSTODI B. M. POS. OLYMP. DCXXI.

AN. IL AB. A. I. OLYMP. V. AN. I.

C. V. C.

e EUTHEMIO. CHALIDIO. P. A. ACCL.

JURISCONSULTO. THALES, ELA-

THEUS P. A.' CL. VIRO. ET SOC. BM. POS.

OLYMPIAD. DCXXIII. AN. I. AB. À. I.

OLYMP. VI. AN. 111. LUDIS. ACT1S.

C. V. e.

© PHILEMONI. CLARIO. P. A. PHILO-

LOGO. ORLANDER PENTELIUS. P. A.

B. M. POS. OLYMP. DCXXI. AN. IV. AB.

A. I. OLYMP. V. AN. III.

C. V. C.

e HERILO. CLEONAEO. P. A. POETAE.

AGLAURA. CYDONIA. N. A. CL. VRO. P.

OLYMPIADE. DCXXIII. ANNO I.

AB. A. I. OLYMPIADE. VI. ANNO III. L. A.

GV.G

*7 C. V. C.

HERONI GAEONIO P. A. DF.

MATHEMATICO. ARNAURUS.

EPIRJ US. P. A. xiì. VRO. COLL ARC. S. LD. F. C. OLYMP. DCXXI. AN. I. AB. A.L OLIMP.IV. AN. III. C, LA.

c. v. c.

9 HERSILIO MAGARIANO P. A.

PHILOSOPHO. LAPIDEM. DECRET.

OL.DCXXIV.A.IV.AB.A.I.OL.VIII.AN.II.

EULOGUS. IPSUNTEUS. P. A. BM. P.

OL.DCXXV.AN.III. AB.A.I. OL.IX. AN.II.

C. V. C JASITHEO. NAPH1LIO. P. A. DF. REI

ANTIQUAR1AE. CONSULTO METAUREUS.GERUNTINUS. P.A. S. LD.ET AFF. B.M.POS.OLYMP.DCXXI. AN.I. AB. A.I. OLYMP.I V. AN.III. C. L.A.

C. V. C.

© IDMONI. OEJO. P. A.

OMNI. DOGTRINA. ERUDITO.

SYLVAGGIUS. APHRODISIUS. P. A.

B. M. P. OLYMP. DCXXI. AN. III.

AB. A. I. OLYMP. V. AN. IL

D 2 GV.G

28

C V. C «» IDALGO.ERASINIO.P.A.xmi.VRO.

INSTITUTORUM ARCADIAE

DE RELIGIONE APUDSYNAS.OP.M.

COETUS ARCADUM. P.

OLYMP. DCXXII. ANNO III.

AB. A. I. OLYMP. VI. AN. II.

C. V. C. © IMANTI. TEGEATICO. PA.HISTO- RICO. RERUMCL POETICAR. PERITO. LIPAR IUS.TRITIANUS. P.A.CL.VRO. ET. AMICO. BM. P. OLYMP. DCXXIIL ARI. AB. A.I. OLYMP. VI. AN.III. C.L. A.

C. V. C ISMENIO.LANGIANOP.A.DF.DE.RE

LITERARIA. OP. M. ELCINUS.

CHALIDIUS.PA.xTI. VR.COLL.ARC.

S. L. D. F. C. OLYMP. DCXIX. AN. II.

AB. A. I. OLYMP. III. AN. I.

m

C. V. e.

LACONI. CROMITIO. P. A. DF.

POETAE. LOGISTUS NEMEAEUS.

P.A. AMICO.B.M. F.C. OLYMP. DCXXI.

A N.I. AB. A. I. OLYMPJ V. AN.III. CL. A.

C.V.C

»9

C V. c.

LARISCO. JASAEO. P. A. DF. JURIS CONSULTO. PH1LERMUS. DRYODI- US. P. A. FR ATRI AM ATISS. B. M. POS. N OLYMP. DCXIX. AN. II. AB. A. I. OLYMP. III. AN. I.

C. V. C.

0LAURINDO.ACIDONIO.P.A.DE.RE.

POETICA. OP.M. GERESTUS.CRETE-

US. P. A. SOC, ET AMICO. B. M. P.

OLYMP.

DCXXII.AN.I.AB.A.I.OLYMP.V.AN.III.

C. V. C. ® LICORO. LANGIANO P. A.

PHILOSOPHO

POLIDORUS ANCHISIUS. P. A.

XÌÌ. VR. COLL. ARC. CL. VRO. P.

OL. DCXX V. AN.IV. AB. AI. OL.X. AN.II.

C. V. e

e LINDORO. ELATEÓ. P.A. POETAE.

MULTIPLICI. DOCTRINA.

ERUDITO.

MYREUS. ROPHEATICUS. P.A.

Xìì. VR. COLL. ARC. CL VRO. P.

OLYMPIAD. DCXX1II. ANNO. I.

AB. A. I. OLYMP. VI. AN. II.

CV.C

3o

C. V. C.

«MOERI. PHOLOETICO. P. A. PHILO-

LOGO. ALT1SCUS.ROPHEATICUS

AMICO. B. M. P. OLYMP. DCXXI. AN.

IV. AB. A. I. OLYMP. V. AN. III.

C. V. G

NICIO. MENELADIO. P. A. DF. POETAE. ATESTES. MIRSINIUS.

P. A. S. LD. F. C. OLYMP. DCXX. AN. IV. AB. A. I. OLYMP. IV. AN. III.

C. V. C.

OPHELTI. NEDAEO. P. A. DF. PHILOS-

OPHO. ET. POETAE. ARPAL1US.

ABEATICUS P. A. PROCUST.

ARCADUM. AGRI. FLORENTINI.

AM. CARISS. F. C. OLYMP. DCXXI. AN.

I. AB. A. I. OLYMP. IV. AN. III. C L. A.

C V. C.

POLYBO. AEMONIO. P.A. DF. POFTAE.

NYTILUS. GERESTEUS. P. A. CL VRO.

ET. S. LD. F. C. OLYMP. DCXXI. AN. III.

AB. A. I. OLYMP. V. AN. II.

C.V.C.

C. V. C. SALICIO. BOREO. P. A. DF. THEOLO-

GO. MULTIPLlCI. DOCTRINA. IN

STRUCTO. HERILUS. CLEONAEUS.

P.A. Xff. VR. COLL. ARCAD. SOG. B.M. P.

OLYMP.DGXXI. AN.IV. AB.A.I.OLYMP.

V. AN. III.

C. V. C.

® SERRANO.CONDILEO. P.A. MATfrE-

MATICO. EURINDUS. OLYMPIAGUS.

P. A. XTI. VR. COLL. ARG. CL. VRO.

ET. SOC

B. M. P. OLYMPIAD. DCXXIII. A. I.

AB. A. I. OLYMP. VI. AN. III.

C. V^ C

THERONI. PHILACIO. P. A. DF. PHtLOSOPHO. ALARCUS.ERYMNI.

DIUS. P.A. VIGECUST. COLON. MINORIS. RHENI. S.B. M. POS.OLYMP. DCXX.AN.IV AB.A.L OLYMP.IVAN.III.

C.V.G

3*

G V. G

« THYRSIDI. LEUGASIO P. A.

XUil. VRO. INST1TUT. ARCADIAE

ORATORI. ET POETA E

OTTENUS PARRASIANUS P. A.

XU.VR.COLL.ARCAD. AMICO B.M.P.

OLJDCXXV.AN.IV.AB.A.I.OL.IX.ANII.

G V. C e URANIO. TEGEAEO P. A. xml. VRO. INSTITUTORUM. ARCADIAE

1TALICAEQUE. POESEOS ROMAE. RESTITORUM. PRINCIPI

COETUS. ARCADUM.P. OL.DCXXIV. AN.III. AB A.1. OL. VIII.

A. IL

Nel

2?

Nel terminare del detto ripiano fi vedo

un'ampia Grotta comporta di fmifuraci Tu- fi 5 che colle acque grondanti fra i fafli , c_, fra l'erbe rende un'orrido infieme , e deliziofo oggetto, e dentro a quefta fi vede giacere, e diffonder Tacque dalla fua Urna effigiato in nobile Statua il celebratiflìmo Alfeo Sim- bolo della Greca Poefia , e creduto principio delle altre maniere di poetare . Di qua , e di dalla Grotta fi alzano due altre gradinate a cordoni di centina in tutto diverfa , e contra- ria alle prime, che nella fommità fi unifcono, e formano una capace Platea, d'onde appog- giandofi ad una maeftofa Ringhiera , che s al- za in giro fopra l'accennata Grotta, fi vedo perfettamente la maggior parte di Roma , o gran parte della vicina Campagna , come di fopra fi è dimoftrato. La fuddetta Platea ferve per dare un comodo trattenimento prima di palTare nel contiguo Teatro , ed è un neceffa- rio sfogo in cafo di troppa moltitudine di po- polo , potendoli ancor da efl'a afcoltare le voci de' Recitanti, come nell'ultima numerofiffima Adunanza vedemmo accadere.

E' il Teatro comporto di forma Ovata^,, ed ha i fedili in nuova foggia cottrutti, poiché vedendoli da Elbafco , che per inalzare cin- que ordini di fedili, come dai Deputati era_, {tato rifoluto , farebbe venuto a reltare il pia-

E no

34

no del detto Teatro troppo occupato , ed su,

maniera di Pozzo j ferbando egli il numero delle dette gradinate trovò la maniera di non alzare foverchiamente i gradini , e far godere liberarnence dell'aria anco a quelli , che nel fuddetto piano di odorifere erbe ripieno, e_, coltivato fi fodero polli (come fpeflb (accede) Paltoralmente a federe . Sono dunque i detti gradini talmente collocati , che ci rapprefen- tano la vera forma d'un piccolo , ma deli- ziofo Anfiteatro.

Si entra nel Teatro per due aperture, che hannafingreffo dalla fopraccennata Platea, e racchiudono in mezzo il fedite per li Partorì , che fono deitinati a recitare le Orazioni, e le Egloghe, fedendo gli altri, come è cottume degli Arcadi fparfi, e alla rinfufa fra gl'udito- ri . Incontro a quefto reità elevato Covra su, quattro gradini un'ampio, e ben dirtinto Tedile adorno di una foda,e vagalpalliera,deftinato per gli Eminentiftìmi Cardinali . Accanto ad effo due altre aperture fi fcorgono , che guidano alla magnifica Porta del fontuofo edilizio , che rertando dietro al Teatro viene a formare un co ne termine di tutto il luogo , e compimento alla nobil veduta , che dalla va- fliffima Piazza avanti il Portone fi ammira^ da chiunque pafla alle radici del Monte_,

Aureo.

E'

35

E' quefto Edifizio di ordine Compofito diftinto a Pilaftri con tre nobili ringhiera, una fopra la porta , le altre due (opra le (mi- furate Lapidi di bianco marmo, delle Leggi degli Arcadi, che di qua, e di dalla porta fi leggono incife nella guiia feguente.

Leges Arcadum.

i.

p

Enes. Commune. Summa .Toteftas. Efto. Ad. Idem* Cuilìbet. provocare. Jus. efto.

IL

C ufi os. 7{ebus. gerundi s. £j\ procurandis. fin- gulis. Olytnpìad. a. Communì. Creator, minujque. Idoneus. removetor.

ni.

Cuftodì. Vicarius. ($ Collega. Duodecim. ad funt o. eorum. fingali s. annìs. Cuftos. Con fu ho. univerfo. Ccetu. novos. Jèx. in. orhem. tligjto. fex. ve- terum. retineto. Adminiftros. [ibi. duos. adfumito. prceter. hac. alia munera. public a. ne. [unto, patro* nus. millus. efto.

E 2 IV.

36

IV.

S uff r agra, fecreta. [unto, eaque. in. Cuftode. creando, aut. removendo, trifariam. dividantor. Ju* ftufque. numerus. duce, parte s. (unto. Caeteris. in. rebus, bifariam. difpertiuntor. Quique. partem. dim midiam.exfuperat. numerus. juftus. e fio. (ì.paria.fuant. iterantor. deinceps.ref. forti, committitor.

v.

Qutcquid. per. Collegium. de, rebus. Commw ìùbus. aBum. geftymve. fuat. quo perpetuo ratum. fiet. per. Cuftodem. ad. Commune. refertor.

VI.

Ccetus. univerfus. relationibus. audiundis. aBif- atte cognofcundis. Hyeme. faìtem. bis. in. sEdibus. Car minibus, autem. aut. Orationibus. pronunciai dis. prafenùum. quidem. paftorum. per. annum. [e- xies. abfentium. mei. verni s. (y. aftivis. ferii s. in. nemus. Varrhajìum. per. Cuftodem. fub. dio. con- vocator.

VII.

Mala. Carmina, (y. famofa. obfcoena. fuper- ftitiofa. impiave. f cripta, ne. pronunciane .

S7 VII!

In Costu. £y. rebus. Arcadich. paflorìtius . tnos. perpetuo, in. Carminibus. autem. (J*. Oratio* nibus. quantum, res. fert. adhibetor.

IX.

Arcadico, nomine, typis. injujfu. publico. ne* quid, editor.

X.

Quot. pradiorum. Arcadicorum. titulì. totidem V a flore s. Vafìorumque. nomina, [unto, inque . mor* tui. aut. expuncli, locum, alius. fufficitor.

Sanctio .

SI. quis. adverfus. h. 1. facit. faxit. fecerit. qui* que. facit. faxit. feceritve. quominuf. quis. fé' cundum. h. I. faceret. fecijfetve. faclurufve. fiet. con- fejìim. exarcas. eflo. ejufque. nomen. coram. Colle* gio. per. Cujtodem. inducitor.

Si. quid. in. bis. /egibus, obfcurum. perple* xumve. fiet.Jive. comprehenfum. non. fiet. communi. Arcadum. confuìtis. peritioribus. inter. Vajìores. mo- re. majorum. inter pr et andu fuppìendique . jus. eflo. Quodque. decretum. judicatumve. fiet. penes. Cufto-

dem.

38

dem. adfervator. in. Legum, tabulas. ne. redighor. nulli, novas. leges.ferre. fas. e [lo.

Alpbefibceus Caryus Cuflos Caetum Univer- fum ita rogava . Velitis jubeatis Arcade* ut qua in bis Legibus ad noftri Communis regimen com- prebenfa , perfiriptaque funt autboritate juffuque communi jufla rata firma perpetuò ftent . Jifdemque T a fior e s pofibac omnes perpetuò teneantur . Ut qui* cumque Arcadie um deinceps nomen adfumferit ob* ftriBus H. L. ve luti Sacramento fiet . Coetus Univerfus feivit.

Ofympiad. DCXVlll An. Ili ab A. 1 0- lympiad. IL Anno Ih die perpetuo lata .

Sopra la porta fi vedono parimente su» gran caratteri in bianco marmo fcolpite le parole DEO NATO SACRUM, e nelle fommità del detto edifizio fi vede in grande Statua effi- giato il Cavallo Pegafo, che tra il verde di varie piante dando in atto di volare fa fcaturire ac- que colla zampa 5 che tiene elevata, e figura in un certo modo il rinomato , ed a i Poeti carif- fimo Monte Parnaffo. La porta del fuddetto edifizio conduce in un'ampia danza in formai di Paralellogramo deftinata a trattenere i gran Perfonaggi , che all'Adunanza intervengono , e dalla quale per due grand'Archi fi pafla in un piccolo Cortiletto , che adorno di Fonta- ne, e di Lauri il termine a tutto il Bofco

Par-

39

Parrafio , e per una piccola porticella In un-,

ripiano alla metà del Monte fituato appretta»* l'etico, e l'ingreffò a chi volefle per quella ban- da paflare . Quindi e , che per un'altro Arco al fopradetto conforme in un'altra meno capa- ce riquadrata ftanza , dalla quale ftanza per un comodo paffetto fi ritorna nel Teatro, ma dietro a i Tedili , e vicino alle muraglie , luo- go ben capace 5 e deftinato ancoreflb al co- modo degli Uditori . Sopra la porticella ulti- mamente detta fi offerva anch'effa in bian- co marmo la Lapida di memoria per l'aper- tura del nuovo Teatro nella maniera , cho fegue.

BENEDICTO XII L

PONT. OPT. MAX.

QUi Ckmentis XI. , (j innocenti} XIII. PP. MM. veftigiìs humaniffìmè infiftem pafto- S Yak nomen , quo jam olim pernii ferat appellar} y vel in fuprema po/ituf dignitate non de' fpiàt nemus Parrbafium confitum Areaque Arca- dia Vafìoribus convocanti s , pronumi andifque car* minibus proprio in /o/o primum excitata . Alpheftbao Caryo Cuft. Gen. Akxi Cyllenò Procufiode. Myreo %jpbeaùco Procuri. Coad.

Pby-

XII. Viris Colle- giiArcadum .

}

Adminiftris.

40

Thyìacida Luc'mìano

Arnauro Epirio

Agefilo Hrmtico

'Zjrtìndo Elaita

Eìeonimo Evoreo

TSLifalgo Diagoneo

Eurindo Olympiaco

Umilio Vhilippeo

Eugildo Scylleo

Ormido LeuBronio

Eulogo lpfunteo

Itajpide ILethiano

Stiamo Vandofiano

Eulìfto Mac ariano

VI Boedromionis ftantis ÓUm. DCXXVL ab A, I. Ofympiad. Villi An. 1111. die perpetuo Jaeta .

Conforme dalla banda oppofta fopra di un'altra porcicella fintavi per accompagnano la fuddetta , fi vede neH'iitefla gui(a efprefla-, * la memoria della fondazione di Arcadia.

ALEXANDRO VHIr

PONT. OPT. MAX.

AT{cadum Coetus felickèr fauflèque inftitutus Quem Vetrus S. 'fi. E. Card Othobomts ìnter Acclamatos Paftores Crateus Erycinius Va'

triti

41 trui magnammitatem fecutus ad agenda Deo Na- to sire adite tutelari Jolemn'ta propria in aula hono* rificentijjimè quotannis excipit.

INSTITUTORES.

Elpinus Manalius.

Alexis Cyllenius.

Uranìus Tegeaeur.

Talgrnon Lycurms.

Alphe fibosus Caryus Autbor.

Opycus Erymanthaus*

Tbyrjts Leucajius.

ìdalgus Erafinius.

Montanus Vhalantius.

Syringus Ifyetxus.

Damcetas Clytorius.

Myrtillus Aroarìws.

Charinus Dipoeus.

Silvìus Verethaus .

1111. pofl XX. MemaBerionis cadentis an* no 11. OUmpiadis DCXVIL ab A. 1. die i. Jovi [aera perpetuo Laeta :

Facendoci in quefte due Lapidi un'ono- rifica 5 e grata ricordanza dei Sommi Ponte- fici , fotto de* quali ella ebbe i fuoi principi, e il fuo ftabilimento, e che col loro nome al più alto fegno l'illuftrarono $ di chi d'anno in anno, con tanta beneficenza l'accoglie, edichi

F ne

42

ne promofle l'origine, o ne (ottiene al preferi- te la ficurezza, e la dignità. Finalmente le foprannominate muraglie , che circondano da ambi i lati il Teatro fono adorne delle impre- fe, e dei nomi delle noftre celeberrime Co- lonie , e Rapprefentanze , vanto de i più infigni della noftra Adunanza, e fono le fegusntidi- fpotìe fecondo l'ordine Cronologico delle loro Fondazioni .

Colonia Forzata fondata in Arezzo nell'Ac- cademia de' Forzati l'Anno 1692. a' 3, di

Gennajo. Elvia fondata in Macerata l'anno 1693. a'

18. di Giugno. Camaldolese fondata nella Religione de'

Monaci Camaldolefi a' 15. d'Octobro

1694. Animosa fondata in Venezia l'anno 1698. a'

29. d'Aprile . Renia , o del Reno fondata in Bologna»,

l'anno 1696. a' 29. d'Aprile. Ferrarese fondata in Ferrara l'anno 1699.

a' 23. di Marzo. Fisiocritica fondata in Siena a 1 9. Gennajo

1700. Alfea fondata in Pifa l'anno 1700. a' 24. di

Maggio. Metaurica fondata in Urbino l'anno 1701.

a

4?

a 28. Febbrajo .

Crostolia fondata in Reggio di Lombardia.

fanno 1703. a' 2. d'Agolto. Sebezia fondata in Napoli Tanno 1703^ 1 7.

d'Agofto. Mariana fondata nella Religione de' Chie- rici Regolari delle Scuole Pie Tanno 1703.

agli 8. di Novembre. Rubicon a fondata in Rimino Tanno 1704.3*

4 di Gennajo . Isaurica fondata in Pefaro Tanno 1704. a' 26.

di Febbrajo . Caliese fondata in Cagli Tanno 1704. a' 2.

di Maggio. Milanese fondata in Milano l'anno 1704. a'

2. di Maggio . Giulia fondata in Udine Tanno 1704. a* 24.

di Luglio. Ligustica fondata in Genova Tanno 1705.

a' 19. di Febbrajo. Veronese fondata in Verona Tanno 1705.3*

18. di Settembre. Augusta fondata in Perugia Tanno 1707. a'

24. d'Ottobre. Emonia fondata in Lubiana nella Carniola

Tanno 1709. a* 7. di Marzo. Lamonia fondata in Faenza nell'Accademia

de' Filoponi Tanno 1 7 1 4. al 1. di Giugno. Partenia fondata nella Religione de' Chie-

F 2 rici

44

rici Regolari Minori Tanno 1 714. agli r i. di Giugno.

Trebbiense, o di Trebbia fondata in Piacen- za Tanno 1715. a* 4. di Febbrajo.

Sibillina fondata in Tivoli Tanno 1 7 ió.a* 5- di Febbrajo.

Cenomana fondata in Brefcia Tanno 1716. a 31. d'Agoito.

Riformata fondata in Cefena Tanno 171 7. a' 11. di Gennajo .

Innominata fondata nel Piemonte nelTAc- cademia degli Innominati di Brà a' 23. di Settembre 171 7.

Fulginia fondata in Foligno Tanno 1717. a* 16. di Dicembre.

Poliziana fondata in Montepulciano a 7. Aprile 171 8.

Aternina fondata nell'Aquila al 1. di Giu- gno 1719.

Cluentina fondata in Camerino a' 12. di Dicembre 17 19.

Tegea fondata in Ghieti a* 7. di Marzo 1 720.

Cremonese fondata in Cremona ai 6. di Giu- gno 1720.

Ingauna fondata in Albenga nel T Accade- mia de Medi a 9. di Dicembre Tanno 1721.

Oretea fondata in Palermo a i*. Gennajo 172 1.

Ve-

45

Velìna fondata in Rieti a' 30. di Dicembre

1721.

Estense fondata in Correggio al 1. di Di- cembre 1724.

Giania fondata in Fabriano a' 6. d'Agofto

172.5-

Gabelia fondata in Carpi a* 27. di Dicem- bre 1726. Rappresentanza Stravagante fondata nell'Ac- cademia di tal nome: comopfta di Con- vittori nel Collegio dementino di Ro- ma, a' 24. d'Aprile 1695.

Ravvivata fondata nell'Accademia di tal nome, comporta di Convittori nel Semi- nario Romano, a' 5. di Maggio 1716.

Nazzarena de* Convittori del Collegio Naz- zareno di Roma fondata agli 1 r. di No- vembre 171 7.

Angustiata de* Convittori del Collegio de' Nobili in Savona , fondata a i 19. d'Ago- fto 1721.

Quefto è quanto io ho (limato neceflario di accennare per intelligenza di tante ifcrizìo- ni, che con fpefle abbreviature fi leggono nel noftro Bofco , ed acciocché ad alcuni non ri- nfanghino ofcure,ne darò qui appreffò lafpie- gazione colla interpretazione de' Nomi, che in effe fono fcolpiti , fperando , che i miei ri- veriti

veriti Compaftori, e Colleghi non faranno per afcrivere ad arroganza queito impiego, unica* mente diretto a procurare in quel modo, che mi é permeflò i vantaggi dell'Adunanza, ed a fpicgare almeno in qualche parte la gratitudi- ne, che io alla medefima per tanti motivi mi glorio di profeffare.

SONETTI

DI F I L A C I D A>

Attenenti allaprimento del nuovo Teatro .

ENEA. I.

COlf Elmo in fronte, che temprò Vulcano , Fuori del fU ma tutto il petto mi/e. Scuotendo fafta , che avea ftretta in mano , L'Ombra guerriera del figlimi d* Anchife.

E parlò : Fiume a tey Fiume Romano , La ragion delle Genti il Ciel commi/e , Da che defti ricetto al pio Trojano : E intanto al%pffi la V't fiera , e rije :

Quindi Romolo mio fondò f impero , E la flrada col favor del farmi Alla futura autorità di Piero .

Mancava folo appien per confolarmi Il Voetico l^egno: Arcadi , lo fpero Vederlo oggi fondar fu i voftri Carmi .

GIÀ-

GIANO.

IL

ROtta la terra , e [coffa la mina , Che da gran tempo andiam cercando invano, apparve fuor dall'alta fua Collina Con doppia chioma, e doppia fronte Giano .

Ediffe: o bella alma Città Latina , Se poc'anzi a/colta/ìi il pio Trojano : Or anco a me Faugufto orecchio inchina , Che Io reffi in pria quefto poi fuol Romano .

1 T afiori d Arcadia illuftre vanto aggiungeranno al pr'ifco tuo fpìendore Colla novella fignoria del Canto .

TSlè flrano egli è', mentre il primiero autors Del nome tuo, poi chiaro in arme tanto , Altri non fu, che un umile Valore .

EVANDRO. III.

CHi mai creduto avrebbe , o al Ciel diletto Arcade genio, che nel fuol Latino Dopo il folco fatai, con cui Quirino Spenfe il tuo nome , e mi pafsò fui petto , Del tempo Jlruggitor qua fi a difpetto Dal cener mio , che copre il V edatino , Doveffe un altra volta il tuo deftino Sorger da terra in più leggiadro a/petto .

E pu<

E pure è ver ; non piò mi lagno , o Enea , Del [angue J par/o di Val fard e ucàJoy Se bel frutto render mi dove a .

Così parlò me{( hi andò a i detti un rifo , L arcade Evandro, e intanto fi ter gea La fredda fepolcral notte dal vijo.

ULISSE. IV.

NEgli Eli fi, colà volfe il pen fiero ) Ci) altra ufar non potè a facondia Uliffey Alt intelletto del Trojan Guerriero Ter armi, per pietà f amo/o, e dijje*

O Invitto Enea , [penta vedere lo [pero Fin la memoria delle noflre riffe , Ora che al fren del Lusitano Impero Il miglior de9 miei figli, il del prefifie.

Fra gli altri Greci nel tuofuol Latino Arcadia [ola non ha poja ; il vanto Del fultim opra a lui [erba il de (tino .

Tacque; e A rete alternando Arete5 intanto Evandro [or/e , e doppo lui Quirino, E Virgilio , e Sincero ordirò il Canto .

Spie-

49

Spiegazione dell'Abbreviature contea me nelle Infcrizioni.

*. Defungo.

Ab. A. 1. Ab Arcadia Infl aurata.

Affi B. M. Affini Benemerito .

Amatiff. Amati (fimo.

Am. Cariffl Amico Carijjimo.

An. Anno.

Are ad. Arcadum.

Arcad. Cuft. Arcadia Cuftos .

B. M. Benemerito . Carijf. Carijjimo.

C. L. A. Cum Ludi Agerentur. Clarijf. Vro Clarijftmo Viro . Coli. Are. Collegii Arcadum. Colon. Colonia .

C. V. C. Coetus Univerfi Confuho.

DF. Defungo.

F. C. Fieri curavit.

L. A. Ludis aHis.

Lapid. Decret. Lapidem Deere tum.

Ld. Laudando.

Olymp. Olympiade.

Op. M.Optimè merito.

P. Vofutt.

P. A* Taflor Arcas.

P. A Valori Arcadi .

G P.A.

P. A. Acci Vaflori Arcadi Acclamata.

Pof. Pofuit.

Pojf. Pofuere .

PP. AA. Paftores Arcade s .

Procuft. Procuftos.

Soc. Bm. Socio Benemerenti .

Soc. Ld. Socio Laudando.

Ve ufi. Vicecuftos.

Vro. Viro.

XTl. Vr. Coli Are. Duodecimvir Collegi Arcadum .

XTl. Vri Coli. Are. Duodecimviri Cottegli Arcadum .

XTlll. Vr. Inflit. Quatuordecimviro Inflittiti rum.

Ittr

Interpretazione àey Nomi Pajìoraìi A B

A Gero . Biagio Majoli d' AvitabiJe. Agefilo . Francefco Domenico

CJementi . Aglauro.Fauftina Maratti Zap.

AJarco. Marchese Gio.Giufep- pe Orli .

Alcefte . Lionardo di Capua.

AJcidamo. // Cardinal Giufep- pe Maria Tomafi .

Alefiì. Canonico Giù teppe Pao- lucci.

Alfefibeo . L'arciprete Gio. Mario Crefcimbeni .

A \nano.Papa CLEMENTE XI. Albani.

Alterio. Aieflandro Marchetti.

Altifco. Michelangelo Albri- zi .

Anicio . Francefco Redi .

Arafte . Filippo Marchefelli .

Aretalgo.Papa INNOCENZO XIII. Conti.

Arete . D. GIOVANNI V. Re di Portogallo .

Arezio. Francefco di Lemene.

Argeo . Gregorio Meflere .

Arnauro . Avvocato Francefco Memmi .

Aromindo . Cavalier Fr. Rai- mondo Abb. Gavotti .

Arpalio. Piero Andrea Torzo- ni Accolti .

Alette, tyidarchcfe Carlo Ema- nuello d'Efte .

B

Ibliofilo. Giufeppe Vallet- ta .

CAndido . Il Cardinal Mar- cello d'Afte . Carino . Paolo Antonio Viti. Cleonimo. P. Francefco Maria

Mancurti . Cloanto . Monsignor Gio.Bat^

tiftaGamberucci. Corileo . Benedetto Averanì .

D

DA meta . Monjìgnor Mel- chiorre Maggio . Diotimo . Antonio Magliabec- chi .

EDrafto.//CW. Gio. Batti- Ila Buffi . Egerie // Ctfn/.Domenico Ta-

ruggi . Elbafco . Antonio Canevari . Elcino. Monsignor Marcello Se-

veroli . Elpìno.Cavalier Paolo Coardi. Emio . Gaetano Lombardo . Erilo . Aieflandro Guidi . Erone . Vincenzo Viviani . Erfilio. fJMonftgnor Gio. Maria

Lancili . Eucrate . // Card. Errico Noris. G » Eu-

Eufifio . Pirro Maria Gabrielli.

Euganio . Benedetto Menzini .

Eulifto . Saverio Barlettani .

Eurindo. Avvocato Francefco Maria Gafparri .

Eutemio.//CW. SpereJlo Spe- relli.

F

Fllacida . Francefco Lorcn- zini . Filemone . Carlo Cartari . Filermo.D.Gennaro d'Andrea.

G

Ere fio . <J\£onpgnor Giro- lamo Vincentini .

J Anteo . Monfignor Raffaello Fabretti . Idaigo. Il Card. Carlo Tom- mafo Maillard di Tournon . Imante . Vincenzio Auria . Immone. ,J\£onfignor Gio. Giu- rino Ciampini . limonio . Monfignor Angelo della Noce .

LAcone . Barone Antonio Caraccio . Larifco . Francefco d'Andrea . Laurindo . Loreto Mattei . Laurifo./'. Gio. Antonio da^

Lucca Min. Off. Leonte . Giacinto Vincioli. Licoro.Bernardino Ramazzini.

Lindreno . Niccola Salvi . Lindoro . Conte Lorenzo Ma»

galotti. Lipario . Canonico Antonino

Mongitore . Logifto . Avvocato Francefco

Maria de' Conti di Campel-

Jo.

M

MEri . Andrea Pefchiulli . Metauro. Monfignor Do- menico Riviera . Mireo.Michei Giufeppe Morei. Mirteo.D.GiorAntonio di Viz- zaron Arcidiacono di Sivi- glia . Mirtillo. Jacopo Vicinelli . Montano . Pompeo Figari .

N

N Adatto. Camillo Ranieri Zucchetti . Nido . Carlo Maria Maggi . Nifalgo . Conte Bruto Marcel- lo Porta . Nullo. Monfignor Leone Stroz- zi •

O

OLandro . Gio. Battifta.* Gambi . Ofelte . Lorenzo Bellini . Olinto.D.Francefco Maria Ru- fpoli Principe diCerveteri . Orilto . Marcbefe Scipione-»

Maffei . Ormido . Niccolò Coluzzi . Otteno . Conte Girolamo Ot- tone .

Pa-

PAlemone . Silvio Stampi- glia . Polibo . Vincenzo da Filicaja . Polidoro . D. Federigo Borro- meo Duca Monte Rotori' do»

SAlicio . V. Niccolò Maria». Pallavicini Gefuìta .

Semiro. Anton Francefco de Felici .

Selvaggio . Monftgnor France- fco Bianchini .

Serrano . Vitale Giordani .

Silauro. Girolamo Tozzi.

Silvillo . Ranieri Mari .

Silvio t Agoftino Maria Taja .

Siralgo . Filippo Leers . Siringo. Paolo Antonio del Negro .

T

TAIete.' Monjlgnor Antonio Vidman . Terone . Marcello Malpighi . limonio. Monjìgn or Francefco

de Vico. Tirfi . Avvocato Gio. Battifta Felice Zappi.

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Ranio . Vincenzo Leonio. Z

'"VEtindo. Vettorio Giovar .

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